Matrimoni: Credo che la battaglia per il diritto di una persona ad avere un figlio sia una battaglia sacrosanta e un libertario dovrebbe essere sempre in prima linea. Nessuno può proibire ad un altro essere vivente di riprodursi o di adottare un bambino, men che meno un agglomerato di scagnozzi mafiosi che chiamiamo stato. Sarebbe da barbari dire ad un uomo ed una donna che non possono riprodursi solo perché dei libri religiosi scritti migliaia di anni fa lo proibiscono. Sarebbe da barbari proibire ad un uomo ed una donna infertili di utilizzare la fecondazione assistita per lo stesso motivo. Sarebbe da barbari proibire ad un uomo ed una donna bisessuali di avere un bambino per gli stessi motivi. Sarebbe da barbari proibire ad un uomo singolo di avere un bambino per gli stessi motivi. Sarebbe da barbari proibire a due uomini e a due donne di avere un bambino per gli stessi motivi. Ed ecco l’intero spettro della sessualità umana protetto dal diritto ad avere figli (c’è ancora qualcuno che nel 2016 pensa che sessualità e riproduzione siano la stessa cosa). Questa sì che è una battaglia anarchica per la libertà di scelta. Detto questo ho sempre pensato che la battaglia per la legalizzazione del matrimonio omosessuale fosse una di retroguardia, quella che solo un gay dell’estrema destra potrebbe richiedere. Liberi di richiedere l’estensione del matrimonio agli omosessuali allo stato… ma appunto state chiedendo il permesso allo stato di fare qualcosa. Qualcosa legato alla triade patriarcale fascista dio, patria, famiglia. Sarebbe bello vedere una battaglia anarchica promossa anche dalla comunità LGBT contro il matrimonio di per sé, una istituzione illiberale che privilegia economicamente le coppie eterosessuali (e ora omosessuali) rispetto ai single o a chi decide di non sposarsi.
Surrogazione di maternità: anche chiamata con intento dispregiativo “utero in affitto” dai conservatori di tutte le risme, cattolici, comunisti, fascisti ecc. In realtà noi fautori del libero mercato (free market anarchists) dovremmo essere fieri di chiamarlo utero in affitto perché ricordatevi che l’unico motivo per il quale i conservatori socialisti la usano in senso dispregiativo è perché credono che il denaro e il commercio siano figli del demonio. Pagare qualcuno per riprodursi non dovrebbe scatenare alcuna reazione viscerale tanto quanto pagare qualcuno per costruire una casa. Solo i pastori del deserto di 2000 anni fa possono pensare che l’utero abbia qualcosa di speciale rispetto ai bicipiti per esempio. Sempre di muscoli si tratta e non si capisce perché io possa pagare qualcuno per prestarmi i suoi bicipiti nel costruire una casa e non possa chiedere lo stesso per un utero. Sempre di commercio volontario si tratta. E se pensate il contrario siete dei puri sessisti legati alla cultura patriarcale abramitica per cui la donna, e soprattutto i suoi organi riproduttivi, sia proprietà della società tutta e non di se stessa. D’altronde non ho mai sentito alcuna protesta da questi socialisti uterini quando è l’umo ad affittare le proprie gonadi: la vendita dello sperma alle banche del seme è legale e accettata da quasi tutti nel mondo occidentale da decenni. L’uomo può commerciare con i suoi gameti ma la donna no. Femministe di retroguardia svegliatevi.
Elezioni americane: sullo scontro Trump e Clinton ho solo una breve cosa da dire, parafrasando Lysander Spooner.