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Non sarò un Mises né un Rothbard ma credo di avere una buona idea di cosa sia il libertarismo e di cosa ci dicano a riguardo quei grandi nomi del libertarismo, tanto da essere rimasto allibito dalle cose che ho sentito dire in giro nel piccolo mondo libertario in questi giorni di post-Brexit. Andiamo con ordine di orrore (dal meno peggio all’orrore puro): “Una batosta ai tecnocrati e ai banchieri dell’UE!” “E’ la democrazia.”; “E’ il volere del popolo!”
Queste cose le ho sentite dappertutto: basta dare una piccola scorsa a Twitter, ai vari siti libertari italiani e internazionali, perfino da Mises.org (povero Mises). Tutti ad esaltare il voto democratico e il volere del popolo sovrano. Gli stessi che il giorno prima dicevano che è immorale che una minoranza possa decidere per tutti, che è immorale andare a votare, che i governi sono criminali perché impongono la visione di una parte della popolazione su tutti, che l’individuo viene prima della massa ecc. Oggi si sono tutti risvegliati al contrario, con le bocche che si riempiono di quella parola, “popolo” (la “ggente” come direbbe un grillino), che sarebbe stata meglio in bocca ad un Marx o Hitler.
Nel mio piccolo vorrei ricordare che la democrazia è incompatibile con il libertarismo, tanto più quando è diretta, la peggiore di tutte*. Un mostro che ha prodotto i peggiori orrori del secolo scorso. E questo vale in qualsiasi caso, dal 50.1% al 99% di maggioranza. Perché ci sarà sempre quell’1% che subirà una violenza da parte della maggioranza. Se infatti è immorale che 500 persone in un Parlamento decidano della sorte di tutti gli altri, così è per 1000, 10000, 100000. Il libertarismo non pone alcun limite di grandezza a questa categoria di violenza. Perché di violenza si tratta, che vi piaccia o no. Pensate a questo: una folla decide di entrare a casa vostra, rubarvi parte del vostro denaro, la vostra pensione. Giustamente un libertario imbraccerebbe un fucile e si difenderebbe. Ora invece pensate agli stessi risultati ma ottenuti con le urne. La folla non ha bisogno di entrare a casa vostra per distruggere tutto ciò che avete.
Un concetto che Rothbard pose in una memorabile frase, ballots or bullets. Il fatto che le urne sostituiscano i proiettili non significa che la loro moralità sia superiore, sempre di guerra si tratta, violenta, molto violenta e ha gli stessi risultati: la distruzione delle proprietà e libertà degli individui. Il fatto che la decisione delle urne non si tramuti in violenza fisica dipende da una caratteristica tipica delle democrazie moderne: il monopolio della violenza da parte dello Stato. Significa che la parte che ci perde non può difendersi dalla massa perché la sua capacità di difendersi gli è stata negata**.
“For the argument that ballots are to substitute for bullets must be taken in a precise way: that a democratic election will yield the same result as would have occurred if the majority had had to battle the minority in violent combat. In short, the argument implies that the election results are simply and precisely a substitute for a test of physical combat.” M. Rothbard
E con un argomento simile alla reductio ad hitlerum (l’unico che molte persone possono capire) pensate se a quel referendum si fosse chiesto “vuoi bandire i musulmani dal paese?”, “vuoi bandire i residenti UE dall’accedere ai diritti degli altri?”, “vuoi andare in guerra con X?”. Se il voto diretto a maggioranza ha questo carattere sacrale dove sta il limite alla richiesta populista? Un governo a maggioranza UKIP o BNP potrebbe veramente indire un referendum del genere in futuro. E i libertari cosa diranno quel giorno? È il volere del popolo? È la democrazia?
Se invece della Marcia su Roma o la presa della Bastiglia si fosse indetto un referendum sarebbe tutto a posto per voi? Se la Rivoluzione di Ottobre si fosse fatta a colpi di urne l’avreste accettata? State molto attenti perché allora non avete capito che la democrazia diretta e il populismo sono le baionette del 2016. E questo è possibile perché per la prima volta nella storia dell’umanità lo stato ha raggiunto il totale monopolio dell’uso delle armi. Ma sempre di marce, prese e rivoluzioni si tratta. E distruzioni. Non a caso qui in UK si parla di guerra civile, una frattura netta nella società. Famiglie spaccate, amicizie finite, compagnie sull’orlo del lastrico.
E se non siete convinti di quello che vi dico vi basti leggere quello che Marx ha dirci sulla democrazia: “Democracy is the road to socialism.”
Tra l’altro i governi che giustamente criticate sono gli stessi che vengono votati da quello stesso popolo che ora esaltate. Com’è che questo popolo è tanto saggio da scegliere la cosa migliore per tutti in un referendum e poi lo stesso popolo è incapace di eleggere un rappresentante decente alle elezioni? Sono due popoli diversi che votano per due cose diverse? Ridicolo, giusto?
***
Ora tornando al referendum sulla Brexit vorrei buttare giù alcuni punti che forse vi saranno sfuggiti:
- a chi si lamenta del fatto che un referendum 40 anni fa avesse fatto la stessa cosa (entrare nella UE), ovvero violenza della maggioranza contro minoranza, vorrei dire che non possiamo cambiare il passato (Back to the future è solo un film) e comunque ad una ingiustizia non possiamo ribattere con un’altra per vendetta. E che nel frattempo in 40 anni centinaia di milioni di persone si sono adattate, hanno creato famiglie, compagnie, costruito vite e sogni intorno a quella decisione. Mentre con il primo voto avete dato qualcosa in più agli individui, ovvero libertà di commercio e di movimento (senza intaccare i precedenti), con il secondo glielo avete negato. E mi pare che nella categoria del meno peggio questo sia il peggio. O mi sbaglio?
- che non tutti i brexiters sono razzisti ma TUTTI i razzisti sono Brexiters e le loro motivazioni erano razziste e illiberali. E questo referendum gli ha permesso di dare voce al loro odio bestiale. Le bestie hanno il diritto ad esprimere le loro opinioni ma non di portarle a compimento.
- a chi dice che adesso il Regno Unito avrà più controllo sul territorio vorrei dire che l’UE era l’unico argine per limitare quel CONTROLLO (siamo libertari o no?). Perché di condominio europeo si tratta in cui le derive tiranniche vengono bloccate sul nascere o comunque mitigate da differenti culture, tradizioni, interessi. Inoltre perché’ un governante di Bruxelles è peggiore di quello di Londra? Direi invece che un governante esterno è meno peggio perché non ha interessi nella politica locale e quindi è meno corruttibile.
- a chi dice che l’UE ne è uscita sconfitta vorrei solo dire che questo è solo nella vostra piccola mente di provincia. Al contrario l’UE diventerà ancora più integrata, ancora più socialista e ancora più illiberale.
- a chi invece si chiede come si possa frammentare o secedere senza andare contro il Principio di non Aggressione questo è sicuramente un argomento per un altro post, ma posso già delineare alcuni punti: lasciare libertà di adesione o secessione agli individui che lo vogliono non alle masse; un po’ quello che sta succedendo per il movimento di Scotlond (Scozia e Londra che si vogliono staccare dall’UK e andare con UE) ma a livello più individuale o al massimo di città (sempre una violenza ma almeno uno può semplicemente spostarsi di una strada per non aderire se non vuole); usare il modello del Vaticano, ovvero le proprietà private della chiesa sul territorio italiano sono extraterritoriali, perché non potrebbe essere lo stesso per un privato o per un consorzio di compagnie e/o individui? Perché Oxford, Londra, Brighton, Cambridge e Bristol (o i loro singoli quartieri) non possono essere extraterritoriali all’interno del Regno Unito? Se funziona tra Vaticano e Italia perché non potrebbe funzionare in UK?*** In pratica una sorta di Panarchia.
*in ordine di orrore è seconda solo alla dittatura socialista. In ordine decrescente di tirannia: anarco-individualismo, anarco-communalismo, -spazio enorme tra queste categorie – impero, monarchia, repubblica, democrazia rappresentativa, democrazia diretta, tirannia.
**e questo dice molto sulla battaglia libertaria per eccellenza del possesso di armi. Cosa sarebbe successo se i britannici favorevoli a rimanere nell’UE avessero avuto le armi? Le avrebbero giustamente utilizzate.
***a questo proposito ho sentito qualcuno chiedere all’UE di garantire la cittadinanza europea ai britannici che la vogliono. Questo garantirebbe agli INDIVIDUI di spostarsi liberamente in UE e commerciare in UE. Da qui a garantire altri diritti il passo è breve e avremmo la possibilità di arrivare ad una semipanarchia.