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E adesso che il roaming non c’è più non meravigliatevi delle tariffe più alte

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Alzi la mano chi non è felice di andare all’estero e non pagare quelle costose tariffe roaming? Urrà! Contro i cattivi operatori telefonici un bello schiaffo da parte dell’Unione Europea. Per una volta i consumatori hanno vinto una battaglia di civiltà! L’eliminazione del roaming è un diritto!

Ma, ahimè, a quelli che in questi ultimi tempi festeggiano l’eliminazione del roaming all’interno dell’Unione Europa sfuggono alcuni risvolti importanti che di conseguenza potrebbero ritorcerglisi contro. Ma andiamo con ordine. Cosa è il roaming e perché costa di più? Il roaming consiste nell’uscire dalla copertura nazionale del proprio network e nell’utilizzare un network di un altro operatore telefonico di un altro paese. Perché costa di più il roaming? Il motivo è che ci sono dei costi aggiuntivi. Per prima cosa le due compagnie devono avere un accordo, il network che ospita il cliente dell’altro network deve creare un registro temporaneo, comunicare all’altra compagnia dove, cosa e come il cliente sta usando il telefono, devono fatturarsi a vicenda a fine mese spesso in differenti valute e IVA. Tutto questo ha un costo. Se non capite i costi che vi sono dietro non avete mai lavorato in una compagnia. E se non avete mai lavorato in una compagnia probabilmente non vi rendete conto che i costi devono essere riassorbiti in un’altra maniera, ovvero aumentando le tariffe nazionali a scapito di tutti. Infatti quello che i burocrati europei non comprendono è che la legge contro il roaming va a discapito di chi non viaggia proprio per niente, ovvero le classi più povere che ora devono sobbarcarsi costi più alti per far piacere a chi viaggia all’estero più spesso. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il Turismo nel 2014 sono 12 milioni gli italiani andati all’estero, una minoranza. Possiamo tranquillamente dire che questo numero non varia di molto di anno in anno e che quindi 49 milioni di italiani non viaggiano all’estero (per scelta o perché non possono). E a queste persone che la legge discrimina. Questo è un classico esempio della storia della finestra rotta di Bastiat. Gli esseri umani non sono in grado di vedere al di là degli effetti immediati di una legge. Ciò che si vede e ciò che non si vede. La mente umana vede che questa è una legge che abbassa le tariffe quando viaggio ma non vede le tariffe che salgono a livello nazionale.

Il roaming a guardare i numeri è quindi un servizio speciale che richiede costi speciali, non è quindi un non meglio specificato diritto o un’ingiustizia. Un servizio cosi speciale per cui molti operatori infatti hanno pacchetti specifici per chi viaggia molto all’estero. Io per esempio ho un contratto con 3 UK che mi permette di viaggiare senza roaming in tutta Europa e USA. Il motivo è che sono un cliente speciale che viaggia per lavoro e quindi ho tariffe speciali che pago. Ma io rappresento forse lo 0.1% della popolazione europea. La maggior parte degli europei non viaggia all’estero o se lo fa lo fa una volta ogni tot anni.

Un altro punto che vorrei toccare è quello dei cartelli: si dirà che questa legge è una punizione contro i cartelli degli operatori telefonici per mantenere tariffe roaming alte. Si’ è possibile che gli operatori abbiano fatto cartello in questo caso e questo secondo alcuni pone gravi problemi alla teoria liberale del libero mercato. Per prima cosa, diciamolo una volta per tutte, il libero mercato non esiste oggi nelle nostre società. I costi di cui parlavo prima per esempio sono TUTTI da attribuire allo Stato. Classico caso per cui lo Stato cerca di correggere gli errori che esso stesso ha creato. Secondo punto riguarda i cartelli tra compagnie. I cartelli, ovvero accordi più o meno espliciti tra compagnie, non sono il male assoluto del libero mercato. Questa è una invenzione dello Stato che per ovviare ai problemi che crea nella concorrenza si è inventato Antitrust e regole che creano ancora più scompiglio. I cartelli sono accordi tra compagnie per mantenere prezzi simili e questi esistono in qualsiasi mercato da che mondo è mondo: da quello odierno a perfino quello libertario più radicale come una società anarcocapitalista. Il libero mercato (che ripeto non esiste), cioè lo stato naturale di una società libertaria non elimina i cartelli o i monopoli. Questa è una convinzione dei socialisti che non hanno compreso come funziona il libero mercato. E’ pensiero magico infatti, di persone che pensano che i modelli economici guariscano dai mali del mondo. Quello che fa il libero mercato è di aumentare le probabilità che ci siano meno monopoli o cartelli ma non li elimina. E i monopoli (e questa sia da lezione anche per alcuni libertari) non sono il male assoluto per una economia. Ci sono nicchie di mercato in cui i monopoli sono inevitabili e non tutti i monopoli agiscono in maniera negativa sul mercato o sui clienti.


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